My life in Vienna

Gottfried Helnwein 

La Storia dell’Arte è un po’ la mia amante segreta e come ho già scritto in passato, ne sono una grandissima appassionata.
La prima volta che venni a Vienna, la città era tappezzata di cartelloni che ritraevano una bambina bianca come il latte ma ricoperta di sangue e, ne rimasi così tanto affascinata che decisi di andare a vedere di cosa si trattava.
Io sono un’amante dell’arte che ha un significato, di quella che la guardi e ti colpisce dentro. Pochi sono gli artisti ad oggi che riescono a farmi sentire così, tra questi c’è  Helnwein.

Chi e’ Helnwein

Gottfried Helnwein è un’artista austriaco che da quel famoso giorno è entrato a far parte dei miei artisti moderni preferiti.

Helnwein era un bambino come tutti gli altri con l’unica differenza di esser cresciuto in Austria nel periodo della discriminazione ebraica.
Aveva tanti amici ebrei che ad un certo punto svanirono dalla sua vita, senza alcun motivo, e quando chiedeva ai suoi genitori dove fossero finiti loro semplicemente rimanevano in silenzio.
Una volta cresciuto e venuto a conoscenza del perchè i suoi amici se n’erano andati, Helnwein si arrabbiò molto con i suoi genitori che lo tennero all’oscuro di tutto trasformando poi questa rabbia in arte.

Le sue opere sono molto forti, addirittura la sala del museo era vietata ai minori di 18 anni e, subito dopo esser entrata ho capito il perchè.

Le sue opere

Oltre alla serie delle famose bambine ricoperte di sangue, ha creato anche una serie di opere che, lo ritraggono con alcune delle attrezzature che usavano per torturare gli ebrei.
Una di queste opere è diventata anche la copertina di un famoso album degli Scorpions.

Un’altra opera che probabilmente conoscerete sono i quadri che Helnwein fece proprio per Marilyn Manson.

I suoi quadri, si deve dire, fanno un po’ paura, ed immaginatevi che essi sono giganteschi ed a volte prendono anche parenti intere.

Le opere che state vedendo, non sono foto, bensi’ dipinti, eh si, quest’uomo ha il talento di riuscire a rappresentare le cose e le persone in un modo, che in linguaggio artistico si chiama iperrealismo.

La mia serie preferita è quella delle bambine ricoperte di sangue.
Tuttavia, l’opera che piu’ mi ha colpita era una semplice foto di Hitler che teneva per mano due bambine, nella quale parte inferiore del quadro si trovava una piccola cornice con all’interno una saponetta.

La sua filosofia

Noi tutti abbiamo studiato la storia, leggiamo le notizie e noi tutti sappiamo di quali cose brutte l’uomo è capace di fare ma, lo si scorda facilmente.
A meno che, le cose brutte ci succedono in prima persona o le vediamo, in quel caso, è un po’ difficile levarceli dalla mente.

Helnwein cerca di fare questo, cerca di farti vedere, in modo da non scordare.

Quella mostra non la scorderò mai, mi ha cambiato il modo di vedere i bambini, di vedere gli uomini al potere, di vedere l’umanità.

Ho un suo quadro in casa, alcune persone che sono state in casa mia non riuscivano neanche a guardarlo, altri mi disprezzavano perchè ho una foto di una bambina ricoperta di sangue in casa.
Io sono felice di tutte queste reazioni perchè vuol dire che l’arte ancora riesce ad emozionare.

Era il 2013 quando vidi le opere di Helnwein per la prima volta.
Oggi, 2017, egli ha regalato alcune delle sue opere al museo dell’Albertina di Vienna. Esse sono esposte in una mostra permanente ed è possibile fotografarle.

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