My life in Vienna

Un quarto di secolo in quarantena

Ieri, cinque aprile duemilaeventi e’ stato il mio compleanno.

Quanti anni, se posso chiedere? Un quarto di secolo e si, puoi chiedere. Non mi vergogno dell’eta’ per quanto, debba ammettere, inizi a mettere un po’ d’ansia anche a me, ma si sa, e’ parte della vita.

Questo compleanno direi proprio che non potro’ mica dimenticarlo, un anno in quarantena, un anno chiusa in casa mentre fuori la natura si risveglia. E chi se lo scorda questo quarto di secolo, importante tanto quanto la cifra da cui e’ composto.

E questo festeggiamento unico a modo suo, nonostante la quarantena, nonostante fuori il mondo urli in silenzio questa pandemia che non ci lascia liberi di vivere. Nonostante tutto, io ho vissuto, si, e mi sono goduta questo giorno con le persone che amo, a cucinare in una diretta Instagram manco fossi la Ferragni, a cucinare pizzette, cartocciate e cipolline senza un domani.

Adesso lo stomaco e’ pieno, riserve ce ne sono abbastanza, ed il cuore scoppia di felicita’. Non importa la distanza, la pandemia o la fine del mondo quando li si combatte con la giusta gente al proprio fianco.

Tenete duro, teniamo duro. Ce la possiamo fare. Io anzi, devo dire, che quasi quasi sto amando questo periodo in casa, ad apprezzare le giornate come sono, senza correre qua e la tra studio, lavoro e faccende domestiche. Godere di questo tempo, dedicandolo ai miei hobby, a cio’ che amo e soprattutto spendendolo in ore e ore di videochiamate con le persone che davvero contano per me.

Qui in Austria siamo gia’ arrivati a 12.000, dilettanti direste voi dalla bella Italia. Ormai sembra un po’ come una gara a chi ne colleziona di piu’ mentre fuori, nonostante tutto, c’e’ chi esce a fare un giro in bici.

#bleibzuhause #stiamoacasa e tutto andra’ bene.

A presto

Alice (:

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