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Il museo di Studio Ghibli

Sono cresciuta con le avventure della principessa Mononoke e Chihiro e per quanto ami profondamente Pocahontas e la Sirenetta, i personaggi di Hayao Miyazaki avevano sempre un qualcosa in piu’.
Grazie a lui e’ nato il mio amore per il giappone ed una passione sfrenata per una cultura cosi’ lontano dalla mia.
Per cui, durante l’organizzazione del mio primo viaggio non poteva mancare la visita al museo di Studio Ghibli, nonostante sapessi bene cosa avrei trovato all’interno.

Del museo, infatti, si sa poco e niente, foto poi, non se ne trovano affatto.
Tutto questo affinche’ le persone che lo visitano possano stupirsi come bambini godendosi il museo al cento per cento.

Acquistare i biglietti:

  1. E’ possibile acquistare i biglietti online tramite questo sito JTB .
    Ogni paese ha il suo sito di riferimento ed io, essendo italiana all’estero avrei dovuto acquistare il biglietto dal sito della JTB Germania che pero’ non mi sembrava poi cosi’ professionale, dato che avrei dovuto mandare i miei dati bancari direttamente, senza poter prima avere l’accesso alle date disponibili.
  2. Si possono comprare i biglietti anche nei Combini, i mini market giapponesi, della catena Lawson, tramite delle macchinette solo ed unicamente in lingua giapponese.
  3. Tramite il sito della Lawson, senza pero’ poter scegliere la data .
  4. Oppure tramite Get your Guide .

Noi abbiamo deciso di acquistarlo tramite quest’ultimo. E’ costato 22 euro al posto di 18 ma almeno l’ho acquistato senza troppi problemi ed ho trovato il biglietto direttamente alla reception del mio hotel a Tokyo.
I biglietti sono nominativi, quindi all’ingresso del museo dovrete mostrare dei documenti.
Qui vi lascio comunque il link al sito ufficiale, sezione biglietti : Biglietti

Come raggiungere il museo

Il museo di Studio Ghibli si trova a Mitaka, facilmente raggiungibile dalla stazione di Shinjuku prendendo la linea Chuo Line o Sobu Line.
Il viaggio sara’ completamente coperto dal JRP.

Una volta arrivati alla stazione di Mitaka prendete l’uscita South Exit e recatevi alla fermata del bus 9.
Il biglietto per l’autobus si acquista a delle macchinette apposite di fronte la fermata. Il costo ‘ di 320 yen a persona, andata e ritorno.
La fermata del museo e’ l’ultima.

Dentro il museo

Questi sono i miei

Una volta entrati, vi verranno dati i biglietti ufficiali che sono dei pezzi di pellicole raffiguranti cartoni animati Ghibli. Nel caso in cui becchiate uno che non vi piaccia o che non conoscete, non potrete cambiarli.

All’interno, purtroppo, e’ assolutamente vietato fare foto, per questo motivo non se ne trovano sul web.
Tuttavia provero’ a raccontarvi qualcosa dei suoi interni, senza svelare poi troppo.


Il museo di Studio Ghibli è suddiviso in tre piani :

  1. Al primo piano si trova una piccolissima sala cinema che sembra una stazione dei treni, dove è possibile vedere un cortometraggio inedito e una parte dedicata alla creazione dei film .
  2. Il secondo piano, invece, e’ quello che mi e’ piaciuto di piu’, dove e’ possibile girovagare in una ricreazione dello studio del regista Hayao Miyazaki, con tutti i suoi disegni a riempire le pareti ed i suoi pennelli a riempire le scrivanie. Al secondo piano si trova anche la cucina del film ‘ il mio vicino Totoro’, ricreata in ogni singolo dettaglio, e con gli armadietti pieni di provviste. Continuando il percorso si arriva persino dentro il dirigibile di Laputa con anche qui una cucina dalle pentole strabordanti di cibo….finto ! Per farla breve, il secondo piano e’ il piano dedicato al cibo, con anche una sezione dedicata ai disegni e alle tecniche usate per far sembrare i cibi cosi’ appetitosi.
  3. Nel terzo piano invece, un Catbus dalle dimensioni enormi, il negozio di Souvenir ed una libreria riempiono il piano.
  4. Poi c’e’ la terrazza, e qui si finisce al meglio trovandosi di fronte ad uno dei robot di Laputa.

Info utili

Non e’ sempre possibile vedere il cortometraggio, per cui vi consiglio di entrare, fare la fila e dopo dedicarvi alla visita del museo perche’ sarebbe un peccato perderselo.
E’ interamente in giapponese, ma breve e semplicissimo da comprendere!

Il museo e’ stato interamente disegnato e progettato dal regista Hayao Miyazaki, per cui vi sembrera’ di trovarvi dentro un suo cartone animato.
Partendo dagli ascensori assurdi, sino alla scala a chioccola, sara’ un susseguirsi di sorprese.

All’interno del museo si trova anche un Cafè, un po’ deludente pero’ perchè pensavo servisse cibo a tema o avesse un minimo di decorazioni inerenti e invece niente.

Un’altra cosa che mi ha deluso e’ che all’interno del museo e’ tutto in lingua giapponese, persino le descrizioni delle varie opere.

Una volta usciti dal museo non si può piu’ rientrare, per cui godetevelo quanto vi pare, tanto una volta entrati non avrete un limite di tempo per stare all’interno.

Alla prossima

Alice (:

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