Viaggi

Marocco Express

Eh si, ogni tanto anche io esco dalla mia bella Vienna e vado in giro per il mondo.
Quelle volte che lo faccio mi piace scriverne poi nel mio blog.
Che poi lo legga solo io, o che poi ci sia davvero qualcuno interessato, mi interessa poco.
Basta che i miei ricordi, le mie emozioni ed i miei pensieri rimangano qui, per chiunque venga dopo.
Ed eccoci quindi con un nuovo racconto, questa volta in una terra lontana, e totalmente diversa da quello a cui sono sempre stata abituata. -> Marocco Express! … Express perche’ in soli 5 giorni ho viste piu’ cose in Marocco che in tutta Vienna.

L’organizzazione e la partenza

Mi hanno sempre affascinato questi luoghi cosi’ lontani dal nostro stile di vita e da quello a cui siamo abituati ma, ammetto che, forse un po’ presa dai troppi stereotipi che ci vengono infilati in testa, ho sempre un po’ evitato di prenotare e andare cosi’ all’avventura.
Non da meno e’ stata questa volta, dove, al posto di partire da sola ho deciso di affidarmi alla nota agenzia We Road che, per chi non la conoscesse organizza viaggi di gruppi per giovani pazzi alla ricerca di avventure.

Era il mio primo We road e, spinta dalla voglia di visitare il Marocco e dalle mille cose positive sentite sul riguardo di questa agenzia, decisi di partire.

Il pacchetto prevedeva 5 folli giorni pieni, zeppi di attivita’, in giro per tutto il Marocco. Non vedevo l’ora.

Il periodo, il clima, il ramadan

Siamo partiti nella settimana di Pasqua, a fine marzo inizi Aprile, periodo tra l’altro sacro anche per i musulmani perche’ eravamo nel pieno del Ramadan.
Siamo stati fortunati perche’ il caldo afoso africano non era ancora arrivato. Il caldo c’era certo, e anche tanto vento ( cosa inaspettata ! ) ma si riusciva a sopportare.
Visitare il Marocco in periodo di Ramadan o in generale, visitare un paese musulmano in periodo di Ramadan rende il tutto in un qualche modo, santo.
Ovunque nelle citta’ si percepiva l’importanza del momento, tra il richiamo alla preghiera e le mille persone che si fermavano per pregare, in qualche modo ho sentito un’appartenenza a Dio che mi e’ sempre stata difficile trovare nel mondo cristiano.

Emozioni, sensazioni

In questi 5 folli giorni di Marocco Express abbiamo visitato Marrakech, Essouira, dormito nel deserto di Agafay, imparato a cucinare la Tajine e ovviamente, fatto il giro in cammello.
Che dire, Marrakech uno spettacolo. Colorata, viva, verdissima, piena di piante ovunque e un po’ Aladdin vibes se devo dirla tutta.
Ma anche povera. Eh si, non voglio fare la finta blogger e far apparire tutto rose e fiori.
E’ giusto che si dica perche’ appena arrivata a Marrakech sembra tutto cosi perfetto, un finto perfetto pero’. Si arriva in questo aeroporto modernissimo, i taxi con i tappeti persiani all’interno e la citta’ che ti sembra sia moderna semplicemente perche’ ti fanno fare il tragitto che passa dalla zona ricca con le porche e macchinone enormi.

Ma e’ tutto una menzogna. Siamo stati un po’ di tempo in piu’ dopo il nostro tour, proprio per poterci godere al meglio la gente e la frenesia di questa citta’ ed ho visto tanta gente povera, ma la poverta’ quella vera. Ma e’ proprio questo che mi ha colpito.

Nonostante la poverta’, la gente era felice. Senza scarpe e vestiti di marca, senza mangiare per un giorno intero erano comunque felici e appena tramontava il sole e potevano finalmente fare il primo pasto della giornata, non perdevano l’occasione di offrirtene un po’ anche a te.

Il cibo

Ed eccoci quindi a parlare anche di cibo, ovviamente.
Prima di partire non avevo la minima idea della cucina marocchina, per cui e’ stata una totale scoperta.
In qualche modo me la immaginavo molto speziata, ma tra tutte le spezie cio’ che ho amato di piu’ e’ di certo stata la tajine con pollo, limone e olive. Semplice ma allo stesso tempo spaziale.
Quello che invece non mi stancavo assolutamente di mangiare era il Msemen, una sorta di piadina morbidissina che ci veniva servita al posto del pane. Ah e la spremuta d’aranciata fresca.
Ho adorato che ovunque andassimo a mangiare, appena seduti al tavolo ci venisse servita della spremuta d’aranciata fresca.

Aggiungo anche, se andate in marocco provate questi dolcetti di nome Cornes de Gazelle.
Vi sembrera’ di mangiare dei fiori. E’ un sogno.

In conclusione

Come gia’ accennato, abbiamo fatto un bel giretto in questi 5 giorni e ci siamo arricchiti di esperienze mai fatte in vita mia.
Ogni luogo mi ha lasciato qualcosa di diverso ed ho imparato davvero tanto su un paese a me sconosciuto.
Ad esempio, sapevate che Essouira e’ famosissima per il Windsurf? Le onde che ho visto li non le avevo mai viste in vita mia.
Marrakech e’ frenetica, folle e non va mai a dormire ma non scordero’ mai il tour che abbiamo fatto tra le vie della piazza principale, dove ad ogni angolo si apriva un nuovo mondo.
Le strade dei lavoratori di scarpe, del ferro, delle spezie, dei lavoratori di pelle… non andate a Marrakech senza una guida perche’ vi perdereste gran parte della bellezza di questa citta’.

Come non scordero’ neanche alba nel deserto di Agafay.

We road

We road e’ stata un’ottimo mezzo per visitare un paese dove non avrei saputo organizzare un tour.
In particolar modo sotto Ramadan, cosa che molti sottovalutano. Purtroppo questo periodo dell’anno influenza tanto sulle visite, come gli orari in cui le guide sono disponibili o anche i semplici luoghi da visitare.
Anche per quanto riguarda il giro in cammello che ovviamente non poteva mancare, ci e’ stato possibile farlo solo alle 6:30 del mattino dopo la preghiera.
Si, 6:30 del mattino, neanche io posso credere di essermi svegliata cosi’ presto per andare a cammello.

We road e’ pero’ anche una grande possibilita’ di conoscere tanta bella gente con le vostre stesse passioni. Per cui, se non sapete con chi fare il viaggio della vostra vita ma volete tanto andare a visitare quel paese, be’ allora ve lo consiglio vivamente.

Brevi consigli

A raffica, vi butto una serie di consigli utili.
Giardini Majorelle? Comprate il biglietto online prima.
Coprirsi? Per le donne consiglio di si. Pensavamo anche gli uomini dovessero indossare pantaloni lunghi ma non e’ stato il caso. Aggiungo anche che pensavamo avremmo avuto problemi ( nel senso che non sarebbe stato ben visto) se avevamo tatuaggi a vista ma non e’ stato cosi.
Orari. Sappiate che non potrete seguire una tabella di marcia perfetta, dal punto di vista di orari, in quanto in marocco va tutto moooolto lento. Nel senso che se vi sedete a mangiare da qualche parte o prendete un semplice kebab, non avrete finito di mangiare in mezz’ora, e neanche in un’ora.
Acqua. Non bevete assolutamente l’acqua del rubinetto e sottolineate sempre che volete da bere senza ghiaccio.

Alla prossima

Alice (:

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